Un progetto di letture itineranti alla “De Curtis” per far scoprire i luoghi e la storia della città alle nuove generazioni
(Articolo pubblicato su Osservatorio Cittadino)
Riprendono le letture itineranti organizzate nell’ambito del programma “Alla ricerca delle parole e delle voci perdute”, ideato dall’Associazione Aversaturismo e condiviso dalle scuole del territorio unite in rete. Tra queste, l’Istituto Comprensivo Statale “Antonio De Curtis” di Aversa, che, grazie soprattutto all’impegno delle docenti Gloriana Di Martino e Loredana Pagano, e alla sensibilità della Dirigente Scolastica, la Professoressa Carmen Del Vecchio, ha inserito il progetto nel Piano dell’Offerta Formativa. Per i loro studenti, le attività di lettura itinerante, rese possibili grazie anche alla collaborazione dei responsabili dei siti, si sono svolte presso alcuni luoghi-simbolo di Aversa, come il Museo della Ruota, lo splendido chiostro del complesso di San Francesco e Palazzo Cascella. A curare il racconto avvincente della morfologia e dei legami storici tra gli edifici, civili e religiosi, e l’assetto socio economico e culturale del tempo è stata Gemma Anna Sergi, docente e socia di Aversaturismo.
Per il prossimo incontro, le letture in giro nei luoghi carichi di voci, memorie e storie del passato, si arricchiranno anche con un’attività laboratoriale che si svolgerà presso la sede della libreria “Il Dono”. A guidarla sarà Mario Giuffrida, animatore di progetti e laboratori di lettura a voce alta e scrittura creativa in ambito scolastico e formativo con l’Associazione, di cui è responsabile, “Le Città inVisibili” – Ricerca e Promozione di Attività Espressive, nonché collaboratore della BIMED (Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo).
Il progetto, che fa parte delle proposte per “Aversa Millenaria”, è finalizzato principalmente a creare occasioni di incontro tra ragazzi e libri negli spazi comuni. Con l’aiuto delle docenti referenti, le parole scritte sulle pagine dei libri diventano espressione di un messaggio profondo che vive nelle storie degli antenati che hanno attraversato le strade cittadine nelle epoche passate. Donne e uomini che hanno consegnato agli aversani una città con un ricco patrimonio, materiale e immateriale, degno dei grandi centri culturali. “Alla ricerca delle parole e delle voci perdute” però vuole anche essere un’avvincente esperienza interdisciplinare che unisce arte e storia, e che consente ai ragazzi e alle ragazze di sviluppare e rafforzare le competenze linguistiche e migliorare la collaborazione tra pari. Sfide di poesia, sintassi, acquisizione di terminologia specifica, memoria, accompagnano i partecipanti alla riscoperta della lingua italiana. Un modo per far sì che la scuola possa anche uscire dalle aule, stimolare lo sviluppo cognitivo e accresce la relazione affettiva tra i membri del gruppo e il loro rapporto con i beni comuni, di cui si fanno custodi consapevoli e responsabili.